Picolit Docg

 

Grappolo
Picolit-uva
 

  

 
 colli-orientali

 

 

Piccolo, alato, acinellato, talvolta con ala come il grappolo. Acino piccolo, trasparente. Buccia pruinosa.
Normalmente ogni grappolo porta 15-30 acini. Vinaccioli grandi-globosi, in numero di due o tre.
Vino

Di finezza straordinaria è di colore paglierino carico. Giallo oro antico intenso, specialmente se invecchiato o affinato in legno. Delicatamente profumato.
Il profumo è molto complesso, fruttato, spiccano note di frutta secca, albicocca e miele; note floreali di ginestra e tiglio. Al palato dolce, armonico, piacevolmente grasso, equilibrato. Ottima gradazione alcolica. Retrogusto persistente con sensazioni fruttate in linea con l'apporto aromatico.

Cenni storici

Vitigno autoctono friulano, indubbiamente antichissimo, già coltivato in epoca imperiale romana, ebbe l'onore di deliziare i palati di papi e imperatori. Fra gli estimatori del Picolit, si annovera anche Carlo Goldoni, il quale definisce questo vino la gemma enologica più splendente del Friuli.
Vitigno arrivato ai nostri giorni grazie all'opera del Conte Fabio Asquini di Fagagna che nel 1700 salvò questo pregiatissimo vitigno da sicura scomparsa. Fu lo stesso Asquini che lo rese noto ai "forestieri" in mercati di alto prestigio come Londra, Parigi, Genova, Milano, Ancona. Il Picolit veniva quindi apprezzato e consumato non solo in Italia, ma trovò tra i suoi grandi estimatori anche la Corte di Francia, la Corte papale e gli stessi Re di Sardegna, l'Imperatore d'Austria e lo Zar di Russia. Nell'Ottocento la produzione subì una fase di arresto, per poi ritornare vigorosa negli anni Settanta del XX secolo.
Il Picolit è caratterizzato da produzioni limitatissime dovute a una particolarità nello sviluppo degli acini che vanno incontro ad un parziale aborto floreale, lasciando il grappolo spargolo con acini più piccoli e più dolci. Oggi viene coltivato nella fascia collinare del Friuli Venezia Giulia, nelle province di Udine e Gorizia. La vendemmia 2006 è la prima a D.O.C.G. "Colli Orentali del Friuli – Picolit": grazie al riconoscimento del particolar pregio, il Picolit è infatti la seconda D.O.C.G. della regione Friuli Venezia Giulia.

Accostamenti gastronomici
Difficili gli accostamenti per questo vino. Come un brillante o un quadro d'autore, preferisce la solitudine. Per le sue caratteristiche è un vino "da meditazione" da abbinare a pasticceria secca o formaggi stagionati . Va servito fresco ma non freddo
Temperatura di servizio
12°C.
 
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