Pignolo, vino autoctono friulano delle vigne di Corno

 

Grappolo
pignolo
 

  

 
 colli-orientali

 

 

n.d.
Vino

Di colore rubino intenso, granato se invecchiato.
Ha un aroma delicato, complesso, gradevole con sentori di frutta rossa matura con una leggera nota speziata che si impreziosisce di mille sfumature a seguito di affinamento in legno. Fortemente tannico raggiunge la pienezza con lunga maturazione in botte.
Gusto pieno, rotondo, tannicità avvolgente. Di grande personalità e carattere

Cenni storici

Così chiamato per il grappolo a forma di pigna
Antico vitigno a bacca nera originario del Friuli. Si ritiene che già prima del 1600 fosse conosciuto e coltivato, in particolare nei territori di Albana, Premariacco, Prepotto e Rosazzo. Nasce tra i vigneti dell'Abbazia di Rosazzo, molto probabilmente già coltivato dai monaci Benedettini. Fu grazie all'opera di recupero partita nel 1978 delle uniche due viti rimaste presso l'Abbazia che venne salvato da sicura estinzione. Oggi viene ancora prevalentemente coltivato nella sua zona d'origine. Le uve di rarità e finezza eccezionali danno un vino da invecchiamento, "di lusso" - come scrisse nel 1930 Dalmasso - tannico, caratterizzato da intensi profumi.

Accostamenti gastronomici
E' perfetto con carni alla brace, selvaggina, formaggi stagionati, salumi speziati.
Temperatura di servizio
20°C.

 
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